La colina e la carnitina, nutrienti essenziali presenti in vari alimenti, giocano ruoli cruciali nel nostro organismo. La colina è vitale per la salute del cervello e del fegato, mentre la carnitina è fondamentale per la produzione di energia, agevolando il trasporto degli acidi grassi nelle cellule per la loro ossidazione. Le fonti principali di colina includono uova, fegato, carne, pesce e alcuni tipi di legumi e verdure, mentre la carnitina si trova principalmente in alimenti di origine animale come carne rossa, latte e prodotti lattiero-caseari.
Recenti scoperte scientifiche, tuttavia, hanno rivelato un possibile legame tra l'assunzione di colina e carnitina, la produzione di trimetilammina (TMA) nel nostro intestino e un aumento del rischio di aterosclerosi, una malattia cardiovascolare che comporta un restringimento delle arterie (1,2). Questo legame diventa ancora più complesso quando si considerano gli integratori alimentari a base di colina e carnitina.
Ma come si forma la TMA nel nostro corpo? Il protagonista in questo processo è il nostro microbiota intestinale, una comunità di miliardi di microrganismi che risiedono nel nostro tratto digestivo. Quando consumiamo alimenti ricchi di colina e carnitina, specifiche specie di batteri nel nostro intestino metabolizzano questi nutrienti, trasformandoli in TMA (2). Successivamente, la TMA viene trasportata al fegato, dove viene convertita in ossido di trimetilammina (TMAO) da un enzima noto come flavina monoossigenasi 3 (FMO3) (2).
Studi recenti hanno evidenziato che alti livelli di TMAO possono essere associati a un rischio maggiore di malattie cardiovascolari come l'aterosclerosi. Questa scoperta ha generato un grande interesse per il ruolo potenziale del microbiota intestinale nella salute cardiovascolare (1). Ad esempio, un importante studio pubblicato sul "Journal of Clinical Investigation" ha mostrato che una dieta ad alto contenuto di colina e carnitina può portare a un aumento della produzione di TMAO (2).
L'uso di integratori di colina e carnitina aggiunge un altro strato di complessità. Un articolo pubblicato sull'"European Heart Journal" ha mostrato che l'uso di questi integratori può portare a un aumento dei livelli di TMAO, indicando un possibile aumento del rischio di aterosclerosi (3).
Un'importante meta-analisi del 2023 sul "Lancet" ha confermato l'esistenza di prove significative di un legame tra l'assunzione di colina e carnitina, la produzione di TMAO e un aumento del rischio di aterosclerosi (4).
In conclusione, nonostante i benefici per la salute offerti dalla colina e dalla carnitina, è importante considerare il possibile legame tra l'assunzione di questi nutrienti, l'attività del nostro microbiota intestinale e l'aumento del rischio di aterosclerosi. La ricerca in questo campo è in continua evoluzione, ed è fondamentale monitorare la nostra assunzione di colina e carnitina, soprattutto per coloro che sono ad alto rischio di malattie cardiovascolari.
Riferimenti:
Tang WH, Wang Z, Kennedy DJ, Wu Y, Buffa JA, et al. Gut microbiota-dependent trimethylamine N-oxide (TMAO) pathway contributes to both development of renal insufficiency and mortality risk in chronic kidney disease. Circ Res. 2015;116:448-455.
Koeth RA, Lam-Galvez BR, Kirsop J, Wang Z, Levison BS, et al. l-Carnitine in omnivorous diets induces an atherogenic gut microbial pathway in humans. J Clin Invest. 2019;129:373-387.
Schiattarella GG, Sannino A, Toscano E, Giugliano G, Gargiulo G, et al. Gut microbe-generated metabolite trimethylamine-N-oxide as cardiovascular risk biomarker: a systematic review and dose-response meta-analysis. Eur Heart J. 2017;38:2948-2956.
Qi J, You T, Li J, Pan T, Xiang L, et al. Circulating trimethylamine N-oxide and the risk of cardiovascular diseases: a systematic review and meta-analysis of 11 prospective cohort studies. J Cell Mol Med. 2018;22:185-194.
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