Spesso oggi ci si focalizza maggiormente sulla salute materna e su quella del bambino durante la gravidanza o nei primi anni di vita, distogliendo le attenzioni dallo stile di vita e dalle abitudini alimentari prima del concepimento. Tutto questo, invece, può influire significativamente sulla gravidanza e sulla nascita. Come dimostrano studi degli ultimi anni, lo stato di salute, lo stile di vita e le abitudini alimentari delle donne relative a mesi e addirittura ad anni prima del concepimento possono influire sulla loro salute e sullo sviluppo fetale.
È risaputo da anni come fumo di sigaretta e consumo regolare di bevande alcoliche durante la gravidanza siano associati ad un maggiore rischio di peso ridotto alla nascita e di parto pretermine; oggi è risaputo anche come uno stato di sovrappeso o obesità, accompagnati da scorrette abitudini alimentari, siano associati ad un maggiore rischio di complicazioni in gravidanza come diabete gestazionale, ipertensione e preeclampsia, condizione quest’ultima che può avere conseguenze sulla corretta funzionalità epatica e renale.
A tal proposito, è fondamentale informare le donne sull’importanza dello stile di vita e sulle abitudini alimentari prima che si pensi a costruire una famiglia, magari a partire dalla stessa adolescenza dove purtroppo tendono maggiormente ad instaurarsi cattive abitudini come fumo di sigaretta, consumo di bevande alcoliche e alimentazione scorretta.
Molte donne ancora oggi sottovalutano i rischi di complicazioni della gravidanza associati all’obesità. In una condizione del genere, caratterizzata da insulino-resistenza, i livelli elevati circolanti di glucosio e insulina possono influire negativamente sul corretto sviluppo fetale.
Come dimostra un lavoro pubblicato nel 2017 sulla rivista Paediatric and Perinatal Epidemiology, condotto sulle abitudini alimentari di più di 2.900 donne, è stato visto come un aumento di peso prima di una gravidanza fosse associato ad un aumentato rischio di diabete gestazionale.
In particolare è stato visto come, anche nelle donne normopeso, un aumento superiore al 2,5% del proprio peso corporeo, fosse associato ad un rischio 2,7 volte maggiore di insorgenza di diabete gestazionale, rispetto alle donne normopeso.
Inutile nascondere come le abitudini alimentari influenzino significativamente il peso corporeo e lo stato nutrizionale. L’alimentazione moderna della nostra società è caratterizzata da un consumo eccessivo di alimenti processati, ricchi di zuccheri, di sale e quasi totalmente privi di importanti micronutrienti come magnesio, iodio, folati. Come dimostrano evidenze scientifiche, molte donne in età fertile non introducono sufficienti quantità giornaliere di folati o di ferro, fondamentali per il concepimento e per la gravidanza. Soprattutto il folato è di particolare importanza nello sviluppo fetale, tanto che una sua supplementazione 2-3 mesi prima e dopo il concepimento è associata fino al 70% in meno di rischio di spina bifida e alterazioni del tubo neurale del feto.
In un lavoro pubblicato nel 2015 sulla rivista Diabetologia è stato evidenziato come le donne con un regime alimentare bilanciato, salutare ed equilibrato 3 anni prima di una gravidanza presentano un rischio significativamente minore di diabete gestazionale, ipertenzione e pre-eclampsia.
Per alimentazione corretta si intende il consumo regolare di legumi, cereali integrali, frutta verdura, pesce azzurro, carne bianca e un ridotto consumo di carne rossa e processata e di alimenti processati.
Tuttavia, è sempre bene sottolineare l’importanza di una regolare attività fisica, anche anni prima del concepimento, che può avere un ruolo protettivo non solo per mamme, ma anche per i futuri bambini. In effetti gli studi evidenziano come maggiore è l’attività fisica prima del concepimento e minori sono i rischi di diabete gestazionale e di preeclampsia. Semplicemente basterebbero 4 ore di camminata a passo svelto a settimana per ridurre questo rischio, ma nonostante questo, le donne di oggi sono estremamente sedentarie e sono sempre di meno coloro che riescono a praticare i livelli di attività fisica raccomandati.
Dunque, il peso corporeo, le abitudini alimentari, l’attività fisica e lo stile di vita, sono fattori che contano moltissimo, non solo durante e dopo la gravidanza, ma soprattutto prima del concepimento, ed è necessario che ne vengano rivolte le giuste attenzioni da parte di tutte le donne, sia in età adolescenziale che in età adulta, per averne i migliori benefici in futuro.
Fonti:
http://www.thelancet.com/pdfs/journals/lancet/PIIS0140-6736(18)30311-8.pdf
http://www.thelancet.com/pdfs/journals/lancet/PIIS0140-6736(18)30312-X.pdf
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4736058/
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28386955
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26358582