L’alimentazione scorretta dei nostri giorni è caratterizzata anche da un consumo eccessivo di zuccheri. Spesso questa parola è accostata unicamente allo zucchero da tavola, che viene utilizzato per dolcificare caffè, tè o per fare i dolci in casa, ma in realtà la maggior parte dello zucchero introdotto è contenuto in alimenti processati, come merendine, snack, e in bevande dolci come succhi di frutta, Energy drink, bevande dolci gassate ecc..
Secondo le raccomandazioni della World Health Organization, l’introduzione degli zuccheri semplici dovrebbe essere inferiore al 10% dell’introito calorico giornaliero, circa 12 cucchiaini per un adulto medio…e pensare che solo la lattina di una delle bevande dolci più note al mondo (inizia per c e finisce per ola) ne può contenere fino a 9 cucchiaini.
Purtroppo la maggior parte delle persone consuma molto più zuccheri di quelli raccomandati e tutto ciò si riflette inizialmente in uno spiacevole aumento di peso, ma è soltanto la punta di un iceberg, in quanto a risentirne è la salute intera.
Gli zuccheri introdotti in concentrazioni elevatissime attraverso i cibi processati, ad esempio sotto forma di sciroppo di glucosio/fruttosio, entrano immediatamente in circolo e, per la maggior parte, vengono convertiti a livello epatico in trigliceridi. Una delle prime conseguenze di tutto questo è un aumento della massa grassa viscerale, ovvero, quel tipo di massa grassa, a livello addominale, che non rimane una componente inerte, ma che, se in eccesso, si comporta come una vera e propria ghiandola endocrina in grado di secernere proteine infiammatorie, fattori di crescita e ormoni, aumentando, di conseguenza, il rischio di patologie croniche metaboliche come diabete di tipo 2, cardiopatie, patologie neurodegenerative e tumori.
Bisogna sottolineare come lo sciroppo di glucosio-fruttosio sia biochimicamente differente dal convenzionale zucchero utilizzato: infatti quest’ultimo, chiamato saccarosio, è costituito dall’unione di due monosaccaridi quali glucosio e fruttosio, che gli enzimi intestinali devono scindere prima che vengano assorbiti. Invece, lo sciroppo di fruttosio-glucosio è caratterizzato da un mix di fruttosio e glucosio già enzimaticamente scissi, ragion per cui entrano in circolo molto velocemente, senza che vengano digeriti, originando elevati picchi glicemici seguiti da dannosi picchi insulinici che, nel tempo, possono aumentare il rischio di insulino-resistenza, promuovendo un facile aumento di peso e obesità.
Non stiamo parlando degli zuccheri contenuti naturalmente nella frutta ad esempio, dove il tutto è accompagnato da micronutrienti, come vitamine, minerali e antiossidanti, e soprattutto da fibre, che rallentano l’entrata in circolo e diluiscono la concentrazione dei composti zuccherini.
Pensiamo ad esempio al consumo di zucchero e l'ipertensione, la patologia cronica più diffusa nella nostra società.
In uno studio del 2010 pubblicato sulla rivista Journal of American Society of Nephrology, è stato visto come un consumo eccessivo di fruttosio proveniente da zuccheri aggiunti, proprio come lo sciroppo di fruttosio-glucosio, è associato ad un aumento di pressione sanguigna.
In particolare è stato visto come un consumo di più di 74 g al giorno di sciroppo di fruttosio-glucosio è associato ad un maggior rischio di ipertensione.
In letteratura scientifica sono vari i meccanismi che sono stati ipotizzati alla base di tale associazione tra cui, un’aumentata produzione di acido urico, una riduzione della produzione di Ossido Nitrico a livello endoteliale o attraverso un aumentato assorbimento di sodio a livello intestinale.
Per quanto riguarda invece il rischio tumorale, quale associazione esiste tra consumo eccessivo di zuccheri e tumore?
Non ci sono evidenze scientifiche che sia lo zucchero introdotto a causare direttamente il tumore, ma esistono comunque evidenze che un consumo eccessivo possa aumentarne il rischio in vari modi, a partire da un eccesso di massa grassa.
Secondo l’International Agency for Research on Cancer sono 12 i tipi di tumore associati ad una quantità eccessiva di massa grassa. Inoltre, il consumo eccessivo di zuccheri, oltre ad alimentare un potenziale aumento di massa grassa, può aumentare il rischio tumorale attraverso i picchi insulinici.
È abbastanza noto come il consumo di zuccheri stimoli maggiormente la produzione di insulina, che rappresenta un fattore di crescita cellulare, e se in circolo per tempi superiori al dovuto, può avere conseguenze negative dirette sulla crescita tumorale.
Dunque è importante informare correttamente sui danni alla salute associati al consumo eccessivo di zuccheri ed fondamentale limitarne il consumo a rare occasioni, prestando inoltre maggiore attenzione alla lettura delle etichette alimentari dei prodotti presenti in commercio, in modo da individuare la loro presenza sotto forma di nomi differenti, che molto spesso traggono in inganno i consumatori con grande facilità.
Fonti:
http://www.who.int/nutrition/publications/guidelines/sugars_intake/en/
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15640457
https://www.wcrf.org/int/cancer-facts-figures/link-between-lifestyle-and-cancer-risk
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19460998
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20595676
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27547437
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26856717