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Dott. Daniele Basta

Questione di metabolismo: tra realtà e falso mito


Tra i tanti fattori chiamati in causa nell’ambito di una mancata perdita di peso o di un aumento progressivo dello stesso sicuramente è presente il famosissimo metabolismo rallentato. Quanti di voi avranno sentito parlare di dimagrimento fallito a causa di un metabolismo troppo lento…ma cosa c’è di vero scientificamente in tutto ciò? Mettiamo un po’ di ordine, il metabolismo di per sé rappresenta quel complesso di reazioni e di processi biochimici che avvengono nell’organismo al fine di estrarre e trasformare l’energia introdotta con gli alimenti per garantire la sopravvivenza e il corretto funzionamento dell’organismo stesso. Il tutto si basa sul bilancio energetico, ovvero quell’equilibrio tra energia introdotta ed energia spesa dall’organismo: se la quantità di energia introdotta con gli alimenti è maggiore rispetto al dispendio energetico si tenderà ad aumentare di peso e, viceversa, se il dispendio energetico è superiore rispetto alla quantità calorica introdotta si tenderà a dimagrire (nella maggior parte dei casi e in condizioni fisiologiche normali).

Tuttavia se da una parte il bilancio energetico è indicativo del peso corporeo nel lungo termine, purtroppo non dà informazioni sulla composizione corporea (massa grassa, massa magra, stato d’idratazione) che può dipendere da numerosi fattori come età, predisposizione genetica, tipologia di calorie introdotte, livelli ormonali dell’organismo, ecc..


Ma in tutto ciò cosa c’entra il metabolismo?


A partire dal bilancio energetico bisogna considerare i due fattori principali che sono le calorie ingerite e il dispendio energetico.


Per quanto riguarda le calorie ingerite, c’è da premettere che il contenuto energetico in calorie degli alimenti spesso non corrisponde alla quantità energetica che viene assorbita, depositata o utilizzata nell’organismo. Il contenuto calorico contenuto nei cibi processati viene assorbito quasi totalmente, in quanto si tratta di alimenti molto facili da digerire, il che può promuovere facilmente un aumento di peso anche inconsapevole. Differente è il discorso degli alimenti naturali, processati anche minimamente, che necessitano di essere elaborati nel nostro organismo e che vengono assorbiti con molta più difficoltà. Altro discorso riguarda la modalità di cottura degli alimenti.


Il dispendio energetico, ovvero l’insieme delle energie spese giornalmente da parte dell’organismo e comprende:


- Il metabolismo basale, che basale rappresenta quella quantità minima di energia in grado di soddisfare le funzioni vitali dell’organismo a riposo e dipende dal genere, dall’età, dalla composizione corporea e può variare da organismo a organismo. Rappresenta circa il 60% del dispendio energetico totale.


- L’effetto termo genico del cibo. Sorprendentemente quando gli alimenti vengono digeriti l’organismo spende energie per portare avanti tali meccanismi. La digestione è un processo metabolico attivo e, in generale, vengono spese più energie nel digerire quegli alimenti ricchi di proteine. Questo effetto rappresenta il 5-10% del dispendio energetico totale.


- Attività fisica: rappresentano le calorie spese durante una specifica attività fisica come camminare, correre, ecc..


-Termogenesi da inattività fisica: le calorie che vengono spese non svolgendo un’attività fisica specifica, bensì stando in piedi o supino. Anche questo tipo di dispendio può variare da persona a persona.


Si nota chiaramente che, tenendo conto di tutti questi fattori, il definire il proprio metabolismo LENTO è un qualcosa che è del tutto priva di senso.


Sfatiamo un po’ di miti attorno a questa grande sfera di pseudoscienza riguardo al mondo del metabolismo.


1) I soggetti magri hanno tutti un metabolismo più elevato rispetto a quelli in sovrappeso


Non è vero. Un soggetto magro può avere anche un tasso metabolico basale inferiore rispetto ad un coetaneo in sovrappeso. Dipende da vari fattori, tra cui soprattutto la composizione corporea. La presenza di più massa muscolare è associata ad una spesa energetica maggiore. Il solo peso non è un valido indicatore del tasso metabolico in quanto non viene considerata la distribuzione della composizione corporea nell’organismo.


2) Esistono alimenti in grado di accelerare il metabolismo


Non si può fare affidamento su specifici alimenti o integratori nell’accelerare processi metabolici e perdere peso. Nonostante determinati cibi possano aumentare il dispendio termogenico, il tutto risulta irrilevante nei confronti del proprio metabolismo basale. Un’alimentazione corretta e personalizzata, abbinata ad un’attività fisica regolare rappresentano gli elementi chiave in un potenziale processo di dimagrimento.


3) Mangiare la sera tardi rallenta il metabolismo


Sicuramente la sera, durante la quale ci si muove di meno, si tende a spendere meno energie, ma tutto ciò non ha niente a che vedere con il proprio metabolismo. In qualsiasi orario del giorno qualora venissero introdotte più calorie rispetto al reale necessario, si tenderebbe fisiologicamente ad aumentare di peso.


4) Saltare i pasti e digiunare a lungo termine può favorire una perdita di peso


Non è cosi. li organi e i tessuti hanno bisogno di nutrienti per 'funzionare' correttamente lungo le intere 24 h. Introdurre meno calorie rispetto al necessario comporta un adattamento negativo dell’organismo che, a corto di riserve energetiche, tenderà a depositare le seppur minime quantità caloriche introdotte per una migliore efficienza energetica e ciò significa che brucerà grassi anche con maggiore difficoltà nel futuro.


Dunque nel caso di sovrappeso non è certamente il caso di colpevolizzare il povero metabolismo, piuttosto bisognerebbe, con l’aiuto di un biologo nutrizionista, seguire un’alimentazione specifica e personalizzata, accompagnata da una regolare attività fisica e da un corretto stile di vita in modo da perdere peso correttamente e imparare a mangiare sano per il proprio futuro.

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