Tra le verdure di questa stagione, il cavolo rappresenta una di quelle più nutrienti e più salutari. Appartiene alla famiglia delle Brassicacee e fa parte di quelle verdure crucifere insieme a broccoli, cavolifiori, ecc, note per i loro benefici nei confronti del'organismo.
Ne esistono diverse varietà, di differenti forme e colore, ed è uno degli alimenti con più elevata densità di nutrienti in circolazione e con bassissimo contenuto calorico; contiene infatti, ingenti quantità di Vitamina A, di Vitamina K, di Vitamina C, ma anche minerali come manganese, calcio, potassio e magnesio ed è inoltre ricchissimo di antiossidanti, tra cui soprattutto quercitina e kaempferolo, composti con attività cardioprotettiva, antinfiammatoria, antidepressiva e anticancerogena.
La presenza all'interno di composti chelanti gli acidi biliari, permette un ridotto assorbimento di colesterolo a livello intestinale. Gli acidi biliari vengono riversati nell'intestino al fine di favorire l'assorbimento di grassi provenienti dalla dieta e l'azione chelante delle fibre contenute nel cavolo contribuisce a ridurre l'assorbimento del colesterolo.
In uno studio del 2008 è stato dimostrato come il consumo giornaliero di succo di cavolo per 12 settimane ha prodotto un aumento del 27% delle lipoproteine HDL (colesterolo buono), una riduzione del 10% di quelle LDL (colesterolo cattivo) , migliorando nel contempo i livelli di antiossidanti ematici in soggetti con ipercolesterolemia.
Il cavolo, cosi come le altre verdure crucifere, contiene al suo interno glucosinolati e isotiocianati, composti noti per la loro attività anticancerogena, nel bloccare la crescita e la proliferazione neoplastica. Sono diversi gli studi che mostrano, seppur dal punto di vista osservazionale, la proporzionalità inversa tra il consumo di verdure crucifere e l'incidenza di patologie tumorali.
L'elevatissima quantità di vitamina K contenuta all'interno del cavolo, rende questo alimento importante nel combattere e nel prevenire l'osteoporosi e nel migliorare i processi di coagulazione del sangue. Inoltre il contenuto di beta-carotene nel cavolo, permette di aumentare i livelli di Vitamina A nell'organismo, essenziale per la cute, capelli e per la vista.
Precauzioni . . .
Bisogna comunque prestare alcune attenzioni per quanto riguarda il consumo di questo alimento: appartiene infatti, alla categoria di alimenti goitrogeni, caratterizzati dal rilascio di composti che interferiscono con la sintesi degli ormoni tiroidei; dunque il suo consumo non ne è indicato soprattutto per chi soffre di ipotiroidismo, nonostante la cottura, specie la bollitura, riduca moltissimo la concentrazione di tali composti.
La presenza di raffinosio, uno oligosaccaride che non viene digerito e fermenta a livello intestinale è causa di produzione di gas, dunque non indicato per chi soffre di gonfiore e coliche addominali: anche in questo caso la modalità di cottura è importante per aumentarne la digeribilità e la cottura a vapore è un ottimo compromesso, in quanto permette di trattenere all'interno dell'alimento maggiori quantità di nutrienti, riducendone gli effetti indesiderati.
FONTI: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22744944 http://www.sciencedirect.com/…/article/pii/S0308814605011076 http://www.sciencedirect.com/…/article/pii/S0895398808600124# http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12094621 http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17317210