Oggi l’obesità colpisce circa 640 milioni di soggetti adulti obesi e 110 milioni tra bambini e adolescenti e, secondo previsioni statistiche, questi numeri sono destinati ad aumentare soprattutto nelle società occidentali. Nonostante ciò, è abbastanza risaputo come un migliore controllo del peso sia associato ad un minor rischio d’insorgenza delle più note patologie croniche della società moderna come obesità, diabete di tipo 2, ipertensione, cardiopatie e cancro. Proprio per quanto riguarda quest’ultimo, sono veramente tante le evidenze scientifiche che sottolineano il ruolo di una corretta alimentazione e della regolare attività fisica nel prevenire vari tipi di patologie neoplastiche.
Nell’ormai lontano 2002 l’International Agency for Research on Cancer aveva evidenziato l’importanza di evitare un eccessivo aumento di peso nel ridurre il rischio di tumore al colon, all’esofago, al rene, alla mammella e all’utero.
In tutto ciò, in particolare, è la massa grassa a svolgere un ruolo metabolico estremamente dannoso per l’organismo, comportandosi come una vera e propria ghiandola endocrina e secernendo proteine infiammatorie, fattori di crescita e ormoni in grado di creare, in concomitanza ad elevati livelli di insulino-resistenza, un microambiente favorevole alla cancerogenesi.
In un recentissimo lavoro condotto da un team di ricercatori internazionali IARC e basato sulla revisione di 1000 studi presenti in letteratura scientifico, sono stati identificati altri 8 tipi di tumore, oltre ai 4 precedenti, associati alla presenza di un’eccessiva massa grassa.
I risultati sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista The New Engalnd Journal of Medicine e hanno evidenziato come ci siano evidenze scientifiche “sufficienti” tali da associare un peso eccessivo ad un aumento del rischio d’insorgenza di tumore allo stomaco, alla vescica, al pancreas, alle ovaie, alla tiroide, di menangioma e di mieloma multiplo.
In particolare, è stato visto come l’aumento del rischio tumorale sia direttamente proporzionale all’aumento dell’indice di massa corporea, in maniera molto simile sia negli uomini che nelle donne.
Purtroppo mantenere un peso salutare non è affatto facile in una società obesogenica come la nostra, nella quale siamo circondati da cibi estremamente processati, caratterizzati da quantità eccessive di sale, di zuccheri raffinati, ricchi di quantità energetiche eccessive e privi di micronutrienti come vitamine e minerali. Siamo invasi da disinformazione e l’alimentazione scorretta, a braccetto con tassi elevatissimi di sedentarietà, è alla base dell’inevitabile’aumento di peso e della presenza eccessiva di massa grassa, che rappresenta un vero e proprio fattore di rischio e di mortalità delle società occidentali.
Nello stesso tempo è stato visto, invece, come il consumo di alimenti ricchi di fibre, come legumi, verdura, frutta e cereali integrali non raffinati, sia associato al mantenimento di un peso in salute. Ad esempio, come dimostra uno studio pubblicato quest’anno sulla rivista Journal of Clinical Nutrition, basterebbe inserire nella propria alimentazione giornaliera il consumo di legumi per perdere del peso, SENZA variare le proprie abitudini alimentari…Pensate che risultati si otterrebbero seguendo un regime alimentare controllato con il semplice inserimento di legumi.
Dunque, alla luce di questi risultati, il mantenimento di un peso in salute è fondamentale non solo nel prevenire le più comuni patologie croniche come diabete di tipo 2, ipertensione e cardiopatie, ma anche nel ridurre il rischio d’insorgenza di differenti tipi di tumore. È necessario intervenire tempestivamente, soprattutto nei confronti dei bambini e sicuramente l'inserimento nelle scuole di programmi di educazione alimentare e di promozione di uno stile di vita sano e salutare, può contribuire positivamente a limitare questa tragica condizione nel nostro paese.
Fonti:
http://www.nejm.org/doi/10.1056/NEJMsr1606602