L'uva rappresenta uno dei frutti maggiormente consumati durante questo periodo, che seppur in grado di apportare benefici alla salute, se in eccesso può avere effetti tutt'altro che positivi. Dal punto di vista nutrizionale, questo frutto è un'ottima fonte di potassio, di rame e di Vitamina B2 e soprattutto l'uva rossa, è ricca di polifenoli dall'eccellente potenziale antiossidante.
In un recente studio pubblicato su Science Translational Medicine, è stato visto in vivo e sull'uomo come il resveratrolo, contenuto nella parte esterna dell'uva rossa e nel vino rosso, contribuisca a prevenire e a combattere tumori intestinali: in particolare è stato evidenziato come tutto ciò avvenga in presenza di basse-moderate, anziché di elevate quantità di questo composto.
Con questo lavoro, in effetti è stata sottolineata per la prima volta la relazione tra basse quantità ed efficacia del resveratrolo nei confronti di tumori intestinali. Il resveratrolo è un potente antiossidante presente all'interno dell'uva rossa e nel vino rosso.. e sembra proprio che sia meglio non abusarne nelle quantità per poter usufruire della potenziale efficacia. Inoltre, questo particolare polifenolo, secondo vari lavori presenti in letteratura scientifica, si è dimostrato efficace nel contribuire a combattere differenti condizioni patologiche come cardiopatie, acne, diabete, neuropatia e retinopatia diabetica e diversi tipi di tumori. In studi abbastanza recente è stato visto anche come il resveratrolo possa favorire l'espression di geni associati ad una maggiore longevità, ma di questo ne parlerò in un altro articolo. E' comunque importante sottolineare come l'uva sia una delle migliori fonti di questo straordinario composto.
Altro motivo per non consumare uva in eccesso è che, essendo un frutto molto calorico (circa 105 Kcal per 30 chicchi d'uva), a lungo andare, se consumata in quantità elevate, può predisporre l'organismo all'aumento di peso, anche perché un chicco tira sempre l'altro ed è molto facile consumarne inconsapevolmente quantità eccessive.
Nonostante ciò, l'uva di non ha un elevato indice glicemico e dunque, in quantità moderate, non è causa di picchi glicemici gravosi e, come sottolineano alcuni studi, visto il contenuto elevato di polifenoli può addirittura contribuire a ridurre significativamente il rischio di diabete e di insulino-resistenza; tuttavia non è affatto difficile consumarne quantità eccessive e tutto ciò può avere effetti negativi ricadendo inconsapevolmente sui livelli glicemici. Quindi, specie per i soggetti diabetici e per quelli affetti da sindrome metabolica è importante prestare attenzione alla quantità d'uva consumata, inserendola tranquillamente nella propria alimentazione giornaliera, ma senza eccederne con il consumo.
Per quanto riguarda la scelta dell'uva, è preferibile scegliere quella con gli acini ben saldi al graspo, con un colore pieno, specie per l'uva rossa è consigliabile preferire quella totalmente di questo colore senza macchie o zone verdi.
FONTE:
http://stm.sciencemag.org/content/7/298/298ra117