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Dott. Daniele Basta

Il pomodoro, potenziale arma contro gli effetti collaterali della radioterapia


Il pomodoro rappresenta uno degli alimenti simbolo della Dieta Mediterranea e oltre alla presenza di Vitamina C, Vitamina K e di folati, presenta all’interno ingenti quantità di differenti tipi di antiossidanti tra cui quello più rappresentativo è senza dubbio il licopene.

Quest’ultimo composto, che conferisce il caratteristico colore rosso al pomodoro, è in grado di legare a sé i radicali liberi e di prevenire potenziali danni ossidativi alle cellule dell’organismo, meccanismi alla base dell’invecchiamento e delle più comuni patologie. Diversi studi hanno evidenziato come il consumo di pomodoro sia associato ad un rischio inferiore di cardiopatie e ad una migliore salute cardiovascolare, ad una ridotta incidenza di tumori (specie per quanto riguarda il tumore alla prostata, al polmone, allo stomaco e alla mammella), ad una migliore salute di pelle e capelli.

Proprio per quanto riguarda quest’ultimo aspetto è stato visto in studi passati come proprio il licopene contenuto nel pomodoro sia importante nel proteggere la pelle dal danno solare, riducendo il rischio di eritemi da esposizione eccessiva. Pensate un po’, licopene contro il danno da radiazione…e non è un caso che i ricercatori della University of Manchester hanno valutato l’effetto del pomodoro nei confronti degli effetti dannosi della radioterapia, tecnica utilizzata nel trattamento di vari tipologie di tumore, la cui efficacia è purtroppo vincolata agli inesorabili effetti collaterali associati ad essa.


I risultati di questo recentissimo lavoro condotto in vitro, sono stati pubblicati sulla rivista FEBS Letters e hanno evidenziato come il licopene possa realmente offrire alle cellule sane un’ottima protezione nei confronti degli effetti dannosi dei raggi gamma, tipici della radioterapia, e come possa essere importante il consumo di pomodoro da parte di pazienti oncologici che vanno incontro a questo trattamento terapeutico.


Tuttavia, l’effetto protettivo del licopene, in particolare, è stato registrato a basse concentrazioni di ossigeno e sarà interessante studiare in futuro il modo di aumentare tale effetto protettivo anche a concentrazioni maggiori .



Nonostante sia stato svolto su cellule umane in laboratorio, si tratta comunque di uno studio che evidenzia ancora una volta le proprietà protettive e antiossidanti del licopene e di come possa essere importante il consumo di pomodoro da parte di pazienti oncologici che vanno incontro a radioterapia.


In conclusione è bene sottolineare come il miglior modo per aumentare la biodisponibilità di licopene, al fine dunque di assorbirne maggiori quantità, è quello non mediante il pomodoro crudo, ma attraverso la passata di pomodoro cotta e soprattutto con l’aggiunta di olio extravergine di oliva a crudo, le cui caratteristiche lipidiche ne permettono un assorbimento di gran lunga migliore.

 

Fonti:

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10050865

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12424325

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26991327

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