È ormai imminente il periodo di Pasqua e, come ogni anno, le uova di cioccolato ricoprono interi scaffali di supermercati in attesa di essere acquistati, scartati e divorati. C’è chi aspetta con ansia questi giorni proprio per rifornirsi di cioccolato a più non posso e chi, come il sottoscritto, lo consuma quotidianamente e approfitta di questo periodo soltanto per ampliare le proprie scorte per il futuro. In effetti il cioccolato, come dimostrano sempre più numerose evidenze scientifiche, è associato a diversi effetti benefici nei confronti della salute e sarebbe opportuno usufruirne ogni giorno per godere al massimo delle sue proprietà.
Purtroppo, non tutto il cioccolato presente in commercio è lo stesso e la scienza ha provato come gli effetti benefici di questo alimento nei confronti della salute siano associati quasi esclusivamente al cioccolato fondente. È bene sottolineare che la stragrande maggioranza dei prodotti contenenti cioccolato in commercio sono estremamente processati, sono accompagnati da elevatissime quantità di zuccheri aggiunti e di grassi e appartengono alla categoria di “cibo spazzatura” tipica dei Paesi Occidentali.
Nonostante ciò esistono prodotti contenenti cioccolato fondente puro che, come dicevo in precedenza, possiede innumerevoli proprietà benefiche. Oltre alla presenza importante di fibre e di minerali come ferro, magnesio, manganese, potassio e selenio, questo alimento è una ricchissima fonte di antiossidanti, tra cui polifenoli, catechine e flavonoidi: non è un caso che il Dipartimento dell’Agricoltura americano, misurando in vitro la capacità antiossidante di vari alimenti (definita dall'indice ORAC, Oxygen Radical Absorbance Capacity), ha rilevato come il cioccolato fondente sia quello con la capacità antiossidante più potente.
Riguardo alla salute cardiovascolare, sembrerebbe che il consumo di cioccolato fondente sia associato ad una riduzione della pressione ematica, dunque un'ottima arma da sfruttare per combattere l'ipertensione; sono tanti i meccanismi alla base di tale effetto benefico, ma quello maggiormente supportato è quello relativo ad un'aumentata biodisponibilità di ossido nitrico (NO) ad opera dei flavonoidi contenuti nel cacao. Questo composto, infatti, permette alle arterie di rilassarsi, inducendo vasodilatazione e conferendo maggiore elasticità.
Evidenze scientifiche mostrano come il consumo di cioccolato fondente sia associato ad un miglioramento dei profili lipidici, in particolare, contribuendo alla riduzione dei valori delle lipoproteine LDL (colesterolo cattivo) e all'aumento di quelli delle HDL (colesterolo buono). Il meccanismo ipotizzato alla base di tali evidenze sembrerebbe sempre la presenza ingente di composti antiossidanti in grado di proteggere le lipoproteine dal danno ossidativo. Non è affatto una casualità che mangiare regolarmente cioccolato fondente riduce significativamente la mortalità cardiovascolare.
La presenza dei polifenoli nel cioccolato fondente è risultata, come dimostrano diversi studi, importante anche nella protezione della pelle nei confronti dell’eritema solare e nel migliorare le funzioni cognitive. Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, sicuramente la presenza di teobramina e di caffeina svolge un ruolo importante.
Nonostante questi risultati eccellenti, è evidente oggi come la maggior parte del cioccolato in commercio sia ricco di zuccheri e grassi e molto spesso viene preferito quello al latte o, peggio ancora, quello bianco.
Questi fattori, anche in presenza del cacao con le più elevate quantità di bioflavonoidi del mondo, riducono drasticamente non solo l'assorbimento degli antiossidanti a livello intestinale, ma ne limitano significativamente anche il funzionamento nell'organismo, riducendo dunque, se non addirittura, eliminando completamente i suoi effetti benefici.
Dunque, alla luce delle numerose evidenze scientifiche, per poter usufruire al meglio degli effetti benefici del cioccolato, è consigliabile preferire e consumare regolarmente il quello fondente puro, limitando la presenza di latte e zuccheri che, al contrario, influiscono negativamente nell'organismo.
La scelta del cioccolato del mio uovo di Pasqua l’ho già fatta…e voi?
Fonti:
http://ccj.springeropen.com/articles/10.1186/1752-153X-5-5
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18358827
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21299842
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17609490
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http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17420419
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/14654748
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17513403
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16794461